I ribelli dell’Alianco: addestra un drago, sfida il potere

Recensione a cura di Elettra Fabiani su Libri & Fusa

Ci sono incontri che non si dimenticano. Non sto parlando solo dei romanzi, ma anche delle persone che li scrivono. Al Salone del Libro di Torino ho avuto il piacere (e l’emozione) di conoscere Marina Lenti, autrice e saggista che da anni esplora il fantasy con penna brillante. Abbiamo parlato, riso, condiviso l’amore per i libri… e, con mia grande gioia, ci siamo accordate di persona per una collaborazione. Marina mi ha donato una copia autografata del suo ultimo romanzo, I ribelli dell’Alianco, e mi ha raccontato che per scriverlo si è ispirata ai rifugi degli animalisti americani.

I ribelli dell'Alianco copertina fronte

Trama del libro

Una lotta sanguinosa è in corso nelle Terre Subordìte, dove per secoli draghi e uomini hanno convissuto in pace. Ma tutto è cambiato con l’arrivo dell’usurpatore Sonve I, deciso a sterminare o soggiogare queste creature magnifiche, bandendone il possesso con un feroce editto.Contro di lui si erge l’Alianco, un’organizzazione ribelle che addestra i suoi membri alla cura dei draghi e li protegge in un arcipelago segreto.

Daìr, giovane protagonista, sogna da sempre di diventare un Dracagardànto, un custode dei draghi. Ma per farlo dovrà affrontare ostacoli, sacrifici, scelte difficili e una realtà spesso più dura delle fantasie.Riuscirà a salvare ciò che ama o sarà costretto a piegarsi alla tirannia?

Un romanzo che rivisita il mito del drago in modo originale, etico e coinvolgente.

Perché leggere I ribelli dell’Alianco

Se ami i draghi, le storie di formazione, i mondi fantastici (con un pizzico di tecnologia) e i temi importanti come il rispetto per la natura e i diritti degli esseri viventi, questo romanzo ti conquisterà. Il worldbuilding è dettagliato e suggestivo, ma non opprimente, e le atmosfere ricordano quelle fiabesche e intense di La storia infinita e, in parte, di Harry Potter (non a caso l’autrice è una nota saggista potteriana!).

Il ritmo narrativo è ben calibrato: sa alternare momenti più intimi a scene di scoperta e tensione. I personaggi non sono mai banali, hanno motivazioni profonde e umane. Le scelte che si trovano a compiere li rendono vicini al lettore, perché pongono domande universali: Obbediresti a una legge ingiusta? O troveresti il coraggio di ribellarti?

Una delle parti che ho amato di più è l’addestramento con i draghi. La cura con cui Marina Lenti ha descritto le diverse tipologie di drago, le loro caratteristiche e il legame che si crea con i protagonisti è commovente e potente. Non si tratta solo di creature mitologiche, ma di veri e propri compagni di vita e di viaggio, con cui entrare in empatia. C’è una bellezza profonda nel vedere quanto il sogno del protagonista, Daìr, sia anche un percorso di consapevolezza e lotta per ciò in cui crede.

Il romanzo riesce a intrecciare etica e avventura senza diventare mai pesante o didascalico. Le tematiche importanti emergono naturalmente, con autenticità. E poi, diciamolo, quando ci sono i draghi, è impossibile resistere!

Le mie fusa finali

Mi sono sentita coccolata tra le pagine di I ribelli dell’Alianco, come se stessi accarezzando il manto setoso di un drago domestico. È un romanzo che sa far riflettere ma anche sognare, che intrattiene e accarezza l’anima. Una lettura consigliata a chi ama il fantasy (perfetta sopratutto per i fan di Harry Potter e La storia infinita), ma anche a chi cerca qualcosa in più, qualcosa che porti a riflettere.

E poi… volete mettere la magia di leggere un libro ricevuto direttamente dalle mani dell’autrice, con dedica e sorriso?

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